Rinforzi strutturali FRCM in un intervento Sismabonus per un edificio residenziale in Campania

Rinforzi strutturali FRCM di Ruregold per un intervento su una residenza a Ginestra degli Schiavoni (BN).
Le misure di incentivazione fiscale a supporto degli interventi di riqualificazione antisismica hanno portato progettisti e imprese ad affrontare sempre più frequentemente situazioni in cui alle complessità legate all’esigenza di ripristinare l’integrità strutturale dell’edificio si affianca la necessità di assicurare una piena compatibilità con i materiali originali e una adeguata durabilità. È questo il caso dell’intervento che ha interessato un edificio residenziale in muratura di tufo situato nel Comune di Ginestra degli Schiavoni (BN), nel cui quadro hanno trovato impiego le soluzioni per il rinforzo strutturale Ruregold a base di materiali compositi FRCM. Da diversi anni Ruregold offre un’ampia varietà di sistemi di rinforzo delle strutture in calcestruzzo e muratura con le innovative soluzioni FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix), costituite da fibre lunghe in PBO e carbonio ad elevata resistenza a trazione non soggette a corrosione, annegate in una speciale matrice inorganica capace di garantirne l’ade¬renza con il supporto. Realizzato intorno alla fine degli anni ’50, l’edificio si caratterizzava per la presenza di numerose superfetazioni e rimaneggiamenti di epoca successiva alla costruzione. I corpi di fabbrica aggiunti al fabbricato originario, in particolare, risultavano non ammorsati e reciprocamente de-solidarizzati, condizione che unitamente al naturale degrado ingenerato dal tempo ne comprometteva seriamente la stabilità.
Obiettivo principale dell’intervento è stato di conseguenza quello di eliminare tali criticità, in particolare attraverso il miglioramento delle connessioni dei cantonali e dei martelli integrato dalla realizzazione di cerchiature esterne di piano al fine di migliorare il comportamento scatolare dell’edificio. Ulteriore elemento di complessità era costituito dall’esigenza espressamente evidenziata dalla committenza di ridurre al minimo i disagi per gli occupanti, un vincolo che ha indirizzato la strategia di intervento verso l’utilizzo di tecniche che interessassero esclusivamente l’esterno del fabbricato.
Il progetto, affidato all’Ing. Gianluca Saginario (Studio SAES Associates) e all’Arch. Nicola Esposito, è stato redatto utilizzando un programma di calcolo al fine di verificare la vulnerabilità del fabbricato ante e post intervento e quindi determinare la Classe di rischio sismico ai fini dell’accesso al Sismabonus ai sensi del D.M. 58/17. Definiti in questo modo vincoli e obiettivi, progettista e impresa esecutrice, la Orsillo Costruzioni srl di Benevento, si sono indirizzati su una tecnica di intervento che ha previsto per la realizzazione delle cerchiature esterne l’utilizzo di una soluzione composta da PBO-MESH 22-22, rete bidirezionale da 44 g/m2 per 100 cm di altezza in fibra di PBO, distribuiti in modo equivalente in trama e ordito, e MX-PBO Muratura, matrice inorganica fibrata a base cementizia ideale per consentire l’ottimale trasferimento delle tensioni dall’elemento strutturale alla rete. Il sistema, grazie alla buona grammatura della rete in PBO e alla matrice inorganica ad alte prestazioni, è idoneo per applicazioni specialmente su muratura per fasciature di volte o maschi murari, ambiti in cui è in grado di incrementare la capacità resistente di elementi strutturali soggetti a taglio e pressoflessione per azioni nel piano e fuori piano e aumentare la duttilità di strutture in muratura, offrendo un’elevata affidabilità, grazie al comportamento post-fessurativo in condizioni di distacco, e capacità di dissipazione dell’energia. Questa soluzione, che evidenzia una resistenza ottimale anche alle temperature elevate e ai cicli di gelo e disgelo, offre parallelamente importanti vantaggi anche in fase esecutiva, grazie alla notevole capacità adesiva della malta inorganica al supporto e alla sua compatibilità chimico-fisica con la muratura, che ne rendono la posa semplice e affidabile, anche su supporti umidi.
Nella realizzazione dei consolidamenti è stato utilizzato anche PBO-JOINT, il connettore a fiocco in fibra di PBO specificamente sviluppato per l’impiego nei sistemi FRCM Ruregold. Insieme alla matrice inorganica MX-JOINT, PBO-JOINT è un sistema di connessione per il collegamento delle strutture esistenti in muratura con i sistemi di rinforzo strutturale FRCM in PBO.
L’adozione di questa soluzione ha permesso di incrementare sensibilmente la sicurezza dell’edificio e mitigarne il rischio sismico, eliminando grazie alle cerchiature esterne i cinematismi di facciata. Grazie alle sue peculiari caratteristiche la posa del sistema FRCM Ruregold è inoltre avvenuta con grande rapidità e senza l’impiego di manodopera specializzata, unendo a tali vantaggi una notevole praticità di gestione in cantiere.
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